UNIVERSIADE 2019: DUE MEDAGLIE PER GLI UNIVERSITARI VENEZIANI
Brillano anche due universitari veneziani nella rappresentativa azzurra, protagonista di un ottimo medagliere (15 ori, 13 argenti, 16 bronzi) all’Universiade, svoltasi a Napoli ed in Campania.
Chiara De Bortoli, studentessa di Economia a Ca’ Foscari, ha conquistato la medaglia d’argento con la Nazionale di pallavolo femminile, dove ha ricoperto il ruolo di libero; l’atleta di Spinea è stata protagonista, al pari delle compagne, di un torneo ad alto livello, dando solidità alla difesa di una squadra, fermatasi solo in finale contro la Russia (1-3). Ora, dopo un periodo di meritato riposo, è attesa dalla squadra piemontese del Chieri, con cui militerà nel massimo campionato dopo gli anni trascorsi nel Club Italia e gli esordi a San Donà di Piave.
Ha, invece, conquistato la medaglia di bronzo con la Nazionale di calcio, Riccardo Serena, centrocampista ed iscritto allo IUAV; “figlio d’arte” (suo padre, Michele, oggi allenatore, come giocatore militò anche in Juventus, Sampdoria, Fiorentina, Atletico Madrid, Parma, Inter) ha saputo conquistarsi un ruolo fondamentale nella rappresentativa azzurra, di cui ha indossato la fascia di capitano nella “finalina” vinta contro la Russia. Tesserato con il Padova, ha realizzato uno splendido goal nella partita d’esordio all’Universiade, segnando anche il suo rigore nella serie di spareggio nella sfortunata semifinale contro il Giappone.
Si è, infine, fermato in semifinale il sogno azzurro di Eleonora Vandi, studentessa di Conservazione dei Beni Culturali a Venezia; il suo 2’05”09, negli 800 metri, ha rappresentato il tredicesimo tempo complessivo, non permettendole il passaggio del turno.
“Le medaglie degli universitari veneziani sono state il corollario di una straordinaria esperienza vissuta come official, designato dal C.U.S.I. ed assegnato alle squadre di volley – commenta Massimo Zanotto, Presidente del C.U.S. Venezia – Il cammino della rappresentativa azzurra è stato entusiasmante ed i successi sono conferma del ruolo assunto dalla realtà cussina italiana.”
